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Filippo Biagioli (Pistoia, Italia, 09/02/1975) è un artista visivo internazionale, conosciuto anche con lo pseudonimo di “analphabeta” o “Filippo Biagioli Novies Lucens”. Inizia a dipingere nel 1997, dopo una lunga convalescenza causata da un incidente stradale. Biagioli (in foto, nel 2013) si dedicò dapprima all’arte grafica, ai fumetti e ai tatuaggi ed iniziò a studiarne autonomamente il significato rituale. L’incontro e la successiva profonda amicizia con l’artista pistoiese Romolo Romano costituisce un punto di svolta per la sua carriera, alla quale Biagioli attribuisce grande importanza, poiché Romano ha avuto una grande influenza nella crescita di Biagioli sia come artista che come persona. Scrive quest’ultimo nel suo libro “Arte sul fiume”:

…ho iniziato a dipingere, e quello è stato l’inizio del cambiamento. A quel tempo seguivo il percorso classico della pittura artistica su tela della provinciale mentalità pistoiese, e solo grazie all’amico e collega Romolo Romano ho cominciato a dubitare che fosse la strada giusta. Quest’ultimo ha insistito affinché fossi e agissi in modo indipendente, come dettava la mia voce interiore.“.

Ed è in questo periodo che l’arte di Biagioli diventa più spontanea.

Filippo Biagioli, firma.

Nel 2006 inizia una nuova fase della sua carriera. Biagioli si cimenta nel disegno, nella scultura, nella calligrafia e nella fotografia. Inizia a firmare le sue opere con l’abbreviazione delle sue iniziali, FPP. Successivamente inizia a farsi conoscere con lo pseudonimo di “analphabeta“, ispirato dall’Arte Analfabetica di Jean Michel Basquiat, e dall’Art Brut di Jean Dubuffet.

Romolo Romano e Filippo Biagioli durante Piteccio Arte 1999

La spontaneità è alla base di quest’arte, ma presenta non poche differenze a seconda dei paesi di origine. Durante un’intervista nel 2012, Biagioli ha detto:

“Jean-Michel Basquiat è stato il capostipite dell’Arte Analfabetica, che ha gettato le sue basi a New York negli anni ’80. Sono sempre stato attratto dalla sua spontaneità, immediatezza e stile grafico. Ho tratto molta ispirazione da lui, ma le mie radici culturali non possono essere le stesse. Serravalle Pistoiese che mi ha adottato, dove vivo dal 2000, e New York sono perfettamente agli “estremi””.

L’anno 2007 è considerato un punto di svolta importante nella sua carriera. Oltre a studiare gli stili artistici di Picasso, è affascinato dall’Arte Africana, il cui aspetto esoterico e rituale lo affascina fin da bambino. Grazie a Giuliano Arnaldi e al format culturale “TribaleGlobale”, che si dedica alla promozione e diffusione della cultura tribale, approfondisce la conoscenza di quest’arte. Inizia così il suo lungo percorso dedicato alla scultura e ai tessuti, ispirandosi alle bandiere Asafo del Ghana. Da questo momento in poi le sue opere si possono dividere in due diverse direzioni: da un lato la pittura, dall’altro l’Arte Tribale e quella Rituale, che però sono sempre combinate. Le opere di Biagioli sono realizzate in legno, carta, tessuto e cemento. Nel proseguimento della sua carriera, l’incontro con vari artisti del territorio provinciale, crea una rete di dialogo, sostegno e amicizia tanto da rendere insieme a lui; gli artisti Andrea Mattiello, Sofia Ancillotti, Filippo Basetti e i coniugi Silvia Beneforti e Paolo Beneforti, un coeso gruppo; raro nel panorama italiano. Anche fuori dalla provincia si creano una rete di solidi rapporti con artisti come Easypop (Roberto Mazzeo), Massimo Salvadori, Bruno Donzelli, Renato Luparia e Nadia Presotto, Renato Zanchettin (detto l’Amoroso). Scherzosamente ama definire tutto il gruppo di Artisti amici: “La Ghenga”. Da inizio carriera ad oggi, si amplia anche la rete delle sue collaboratrici, tanto da definire il gruppo “analphabetic art territory”.

Pittura

Per Biagioli (qui in foto, al Parco sculture nel 2019) la pittura è un modo di “guardare il mondo”, una pausa per osservarne tutti gli aspetti, le contraddizioni e le attività. Realizzò i suoi primi lavori su tele fatte a mano, perché non aveva abbastanza soldi per acquistare telai già pronti. Nel tempo le sue opere acquisiscono stilemi caratteristici. É solito non accostare i colori ma separarli con una linea bianca.

“Non mi piace abbinare o mescolare i colori, utilizzo solo colori già pronti venduti nei negozi. Soffro di ansia cronica e mescolare due colori mi rende nervoso”, dice.

Il concetto di colore è molto importante per Biagioli e occupa un posto di rilievo nelle sue opere. Non è favorevole alla divisione dei colori in primari, secondari e terziari, quindi non condivide assolutamente l’idea che il bianco e il nero non siano considerati colori. Lui, al contrario, ha idee completamente diverse sui colori e, come scrive nel suo libro “Quaderno Analphabetico 1“, solo il bianco e il nero sono colori, il resto – rosso, giallo, blu e tutti i loro derivati ​​- sono accessori che servono a far risaltare i due colori. Gli abbinamenti migliori per far risaltare i colori che costituiscono la base dell’arte alfabetica sono questi:

Per il rosso: bianco perla, giallo, verde chiaro e marrone chiaro.

Per il giallo: rosso, blu, marrone scuro e verde.

Per il blu: bianco perla, giallo-grigio, grigio-arancio e verde chiarissimo.

Ma, contrariamente a questo schema puramente grafico, nelle sue opere Filippo tende a dare libertà a tutto ciò che influenza l’opera, considerando il soggetto in base al materiali di supporto.

La giornalista di “Flash Art ” Elisabetta Rota scrive:

“Filippo, invece, ha scelto la libertà dei materiali, delle tecniche, dei segni e, soprattutto, della semplicità, creando ovviamente un manoscritto molto individuale e originale. Nonostante le influenze di Graffiti, Street Art e Art Brut, le sue opere sono sempre molto riconoscibili perché abbozza soggettivamente i momenti che ha sulla strada, che sono indissolubilmente legati tra loro, come tutta la vera arte.”

Tutto ciò ha dato vita ad un lungo percorso pittorico, che ha avuto un ricco sviluppo nel corso di tutti questi anni. Dalle imprecise tele industriali fatte a mano, al polistirolo, la plastica, le vernici acriliche e industriali che raccontano la vita e i pensieri dell’artista.

Opere di Filippo Biagioli pittore importanti

Arise del 1997

Chanukkiyah, del 2017

Pagine di un diario del comportamento umano (untitle), del 2018

Pagine di un diario del comportamento umano (untitl), del 2018

Presepe essoterico, del 2018

Chanukkhià, del 2019

Illibro dei Nomi Significati, del 2019

Libri d’Oro Ebraici, del 2019

The child with the dust blanket, del 2020

La Leggenda della Grigna, del 2021

Leggendario della Valnerina, del 2021

Trattato di Demonologia, Summa verborum numerii temporis et spatii, del 2024

Ziqquratu dalla Terra Santa, del 2024

Spada degli Angeli, del 2024

Crocifisso di Luce, del 2024

Arte tribale

Filippo Biagoli si interessò a questo ramo dell’Arte fin da giovanissimo, ma vivendo nella periferia pistoiese dovette tacere, perché lì solo la pittura “classica era considerata arte: paesaggio, natura morta, ritratto…. Conoscendo Picasso, che fu fortemente influenzato dal continente africano, e l’arte di Jean-Michel Basquiat, Biagioli scopre e inizia a riconoscere questa nuova cultura. Grazie al format culturale “Tribale Globale”, potrà vedere centinaia di manufatti originali e lasciarsi ispirare dai loro simboli e colori. Ben presto sostituisce la conoscenza teorica con la pratica e prende parte attiva alla realizzazione di questi manufatti. Biagioli afferma che l’Arte Tribale europea esiste perché oggi, nonostante lo sviluppo industriale, l’Europa è un insieme di piccole tribù unite dai loro dialetti, tradizioni culinarie, rituali e caratteristiche religiose. Ad esempio, ricorda questo:

Durante soli 8 chilometri, da Serravalle Pistoiese a Pistoia, il dialetto cambia tre volte, e la ricetta culinaria dei fegatelli assume un aspetto completamente diverso.

Partendo dal presupposto che ogni gruppo di famiglie che vivono in una determinata zona, o anche le singole famiglie, possono essere considerate “piccole tribù”, Biagioli, riscoprendo e valorizzando le loro tradizioni, crea le sue opere d’arte. Tra i suoi primi lavori ricordiamo:

Monete da trapasso” che venivano poste sugli occhi o nella tasca del defunto per pagare l’ingresso nell’aldilà;

Le croci della sofferenza“, che simboleggiano le sofferenze di Gesù sul Calvario.

Altre opere includono bambole di legno o di cemento, che vengono utilizzate per combattere la solitudine, curare i malati e realizzare i sogni.

Dopo lo studio delle bambole Kuna panamensi, Namji camerunesi e Hinata Nagashi giapponesi, l’orientamento di Biagioli verso l’Arte Tribale si approfondisce tanto da sfociare gradualmente nell’Arte Rituale.

Arte Rituale

Alcuni considerano rituale tutto ciò che riguarda le cerimonie sacre, altri associano il rituale alla superstizione, che a volte si fonde con credenze popolari e religione. Ci sono anche persone che considerano il rituale la realizzazione di un fenomeno sociale creato dagli antenati in tempi moderni.

Per Biagioli il rito ha un valore simbolico, psicologico e autentico. Può essere espresso al livello più alto, come una cerimonia sacra, e può essere al livello quotidiano, come le abitudini personali di una persona che si ripetono e danno alla persona un senso di sicurezza. Pertanto, il rituale ha diversi livelli di importanza:

“In una ipotetica piramide della ritualità, possiamo partire dalla base, che sorregge il tutto, con i riti personali, strettamente legati alla persona. Appena sveglio la mattina qualcuno si laverà sempre i denti, alcuni prenderanno un caffè, altri faranno colazione, altri ancora andranno a passeggiare. Ma ripetuta questa gestualità ogni mattina, diventerà rito. Poi i riti si fanno sempre più sacri, fino ad arrivare alla punta della piramide, che racchiuderà i Riti direttamente in contatto con DIO”

Per Filippo, un livello è il fondamento di un altro, e a formare una scala perfetta, i riti ordinari del singolo sono in basso, e i riti sacri della comunità in alto, ed entrambi sono ugualmente importanti. Molte delle sue opere di arte rituale sono conservate in collezioni private e pubbliche: musei, luoghi culturali e religiosi. Le opere create per un privato hanno l’energia per dare a una persona pace, sicurezza e felicità. Le bambole in legno Gio’o Doll hanno il potere di scacciare la solitudine, ma creandole Filippo ha voluto scacciare la sua solitudine più che quella dell’acquirente. La sua immaginazione creativa ha anche creato bambole (i Wishesi), fatte di cemento ed erbe aromatiche. Questi ultimi presentano una zona cava dove è possibile inserire e custodire un desiderio debitamente scritto su un foglietto di carta e ripiegato in quattro parti.

L’Artista Biagioli, realizza le sue opere con materiali diversi, ognuno dei quali ha un proprio significato simbolico. Sono:

Cemento , per la cui creazione utilizza diverse miscele. A seconda del lavoro svolto, si va dal cemento leggero a quello di media resistenza, dal cemento tradizionale al cemento “verde”, che è una miscela di cemento, sabbia, acqua e altri elementi fisici e simboli.

Legno e piante, che utilizza nelle Opere Rituali Sacre come l’Acacia , considerata un legno sacro. Come descritto nella Torah e nella Bibbia, DIO ordina di costruire gli oggetti Sacri in Acacia. Sambuco viene utilizzato nei lavori inerenti la salute ​​perché ha proprietà “curative”. L’Abete e il Pino simboleggiano la solitudine, ecco perché li usa per realizzare le bambole Gio’o Doll. Utilizza anche la Malva , che è simbolo di femminilità ed elimina le energie negative, e la Melissa, che è una pianta portatrice di calma e disgrega le energie negative.

Carta, Filippo prepara personalmente la Carta Rituale, che viene prodotta a mano durante il mese di Agosto e sotto la canicola. La arricchisce con oli essenziali ed erbe aromatiche . Questi ultimi rivestono la carta di energia positiva e assorbono tutta la potenza del sole. Una volta pronto, viene utilizzato per creare libri rituali estremamente importanti.

Daisy Triolo (Critica d’Arte e Artista) nel suo “Filippo Biagioli, Quaderno di Arte Tribale Europea”, esamina e approfondisce perfettamente queste tematiche.

Esoterismo

Il pensiero esoterico ed essoterico di Biagioli è espresso in tutte le sue opere. Le sue origini provengono da letture bibliche. Mentre il lato essoterico viene ampiamente rivelato, soprattutto con il suo lato cristiano, e ne dà un’idea allo spettatore attraverso simboli e scritti. Il lato esoterico viene presentato in modo più nascosto. La sua unica Opera Esoterica testuale è il libro “Arte sul fiume. In Ottempera Degnis, in Ottempera Matris”. È abbastanza complicato da leggere per chi affronta questo argomento per la prima volta, In ogni caso l’opera è un manuale in cui l’autore presenta tutto il suo mondo rituale esoterico, lo mappa e aiuta a comprendere il suo lavoro.

Il pensiero esoterico di Biagioli può essere suddiviso nei seguenti pilastri:

UN. L’ambiente esterno ha una grande influenza sulla formazione e sul campo energetico di un individuo e, a seconda della sua ubicazione, lo stesso individuo può sopportare queste influenze in modi diversi e acquisire uno status completamente diverso.

B. La natura è la somma di tutti gli oggetti viventi e inanimati. Ognuno di essi ha una propria energia, se tutto è in armonia con l’ambiente, si forma una coscienza collettiva attraverso la quale le persone si connettono e collaborano tra loro. In questo momento nasce lo “Yurakany Creato”, quindi vivente, che racchiude in ciascuna delle sue energie individuali profonde sinergie collettive, in una sorta di “coscienza collettiva”, che si estende ad ogni essere vivente.

C. A volte le opere esoteriche create dagli artisti possono essere fraintese o interpretate in modo diverso da chi le osserva. Questo può essere un problema per un artista il cui lavoro viene interpretato in modo diverso da come lui stesso ha creato l’opera. Quindi è indispensabile studiare l’Artista prima di poter farsi un giudizio personale.

Nell’Aprile del 2025 dà inizio al progetto esoterico musicale [CORE]

Armenia e Biagioli

Per Biagioli, che non sapeva nulla dell’Armenia e della cultura armena, tutto cambiò quando scoprì il poeta tutto armeno Hovhannes Tumanyan. Dopo aver conosciuto la biografia di quest’ultimo, si rese conto che lo scrittore era molto legato alle tradizioni, al folklore e alla cultura del suo paese, qualità che gli stanno a cuore.

“Mi sono paragonato a Tumanyan, perché l’obiettivo di entrambi è preservare la memoria delle tradizioni dei nostri Paesi. Lavoro su opere vicine ai miei valori culturali, non mi piace mai ciò che è lontano dalla mia essenza”, dice.

“Dopo aver scoperto Tumanyan, ho iniziato a leggere le sue fiabe. Ho studiato la storia dell’Armenia per conoscere lo scrittore in modo completo, per conoscere la sua cultura e il suo ordine sociale. Ma penso che per comprendere e comprendere meglio la cultura del paese, sia necessario vivere in quel paese, parlare con la gente del posto e scoprire il loro mondo. Mi sono piaciute tutte le fiabe di Tumanyan, ma ho scelto “La morte di Kikos”, “Il coraggioso Nazar”, “La pentola d’oro”, “Il gallo invincibile” e “Il saggio e il pazzo”. Ho tenuto conto della loro lunghezza e disposizione in modo da poter ottenere un’opera d’arte armoniosa”, dice Biagioli parlando del libro che ha realizzato per il Museo di Hovannes Toumanian a Yerevan (Armenia).

L’artista è convinto che le fiabe di Tumanyan siano moderne e universali, anche se rappresentano allegoricamente la realtà. Era particolarmente attratto dagli eroi. Più di 100 anni dopo, gli uomini di oggi hanno le stesse idee ostinate, gli stessi problemi e cercano il senso della propria vita.

Filippo ha inviato il libro finito in dono al Museo Tumanyan, perché crede nel potere della cultura e pensa che dovrebbe essere accessibile a tutti.

Altre opere hanno citazioni armene, come la serie del vasellame, dedicato ai 1600 anni di Venezia.

“Quest’anno ricorreva il 1600° anniversario di Venezia e ho deciso di organizzare una mostra in questa occasione. Ho realizzato oggetti in cemento dedicati alle 4 religioni che hanno avuto un grande impatto sulla città nel corso dei secoli: Cristianesimo, Ebraismo, Apostolicesimo Armeno e Ortodossia. Ho creato piatti e brocche con un tema armeno e li ho illustrati nei toni del bianco, nero e viola scuro.”

Così, relativamente all’Armenia, nel set dedicato ad essa, il vaso riflette la storia delle Sante Vergini Gayane e Hripsime. Sul vaso c’è l’immagine iconografica di una croce armena con sopra scritto Cristo.

Il piatto è dedicato a Mesrop Mashtots con l’immagine di quest’ultimo e la prima frase scritta in armeno, tradotta dalle parabole di Salomone: “Conoscere la saggezza e la saggezza, conoscere la mia lingua da genio.”

Il secondo vassoio raffigura la resurrezione di Lazzaro. Al centro c’è Cristo, e su entrambi i lati c’è Lazzaro prima e dopo la risurrezione.

Musei e luoghi di culto che custodiscono opere (fra parentesi il titolo) di Biagioli

Varie pubblicazioni meccaniche nelle biblioteche di:

Venezia: Museo Guggenheim, Collezione Peggy Guggenheim.

Torino: Fondazione Torino Musei

Torino: Fondazione Merz

L’Aquila: Muspac Museo Sperimentale Arte Contemporanea

Polignano a mare: Fondazione Pino Pascali

Sant’Anatolia di Narco: Museo della canapa

Abbadia Lariana: Civico Museo della seta

Firenze: Biblioteca Nazionale (in fase di acquisizione)

Roma: Biblioteca Nazionale

Napoli: Biblioteca Nazionale Vittorio III

Firenze: Accademia di Belle Arti

Napoli: Accademia di Belle Arti

Milano: Accademia di Belle Arti di Brera

Bologna: Accademia di Belle Arti

Cagliari: Museo Archeologico

New York: The MET, The Metropolitan Museum of Art

Sydney: Dixson State Library of New South Wales

Cortona: MAEC Cortona Museo dell’Accademia Etrusca e della Città di Cortona

Collaborazioni:

Australia – Perth – Art video con / per Damnzal (gruppo metal)

Canada – Toronto – Art video con / per Natalie Brown (Vocalist, pop and R&B music)

Giappone – Nagoya – Art video con /per Junky Sugar Session

Inghilterra – Cambridge – Art video con / per David Bradley

Mostre Personali

2023 Larciano (PT) – Galleria CUM VENIO – Mostra retrospettiva sui 25 anni di carriera

2022 Montecatini Terme (PT) – Fabiani Arte – Mostra antologica tele fatte a mano di inizio e fine carriera.

2018 Pescia (PT) – Stoffe – Sciort Galleri

2018 Onzo (SV) – Fondazione Tribaleglobale – Maschere in Palma Mediterranea e Maschere da Nepal e Oceania

2017 Onzo (SV) – Fondazione Tribaleglobale – Croci Esoteriche

2017 Bibbio (AT) – Agriturismo “Tre Colline in langa”

2016 Sarzana (SP) – Primitive Art Gallery

2016 Serravalle Pistoiese (PT) – Cappella della Compagnia del SS. Sacramento – “Dalla Terra degli Spiriti alla Terra delle Origini, arte tribale a Serravalle”

2016 Vercelli – Galleria Viadeimercati – Filippo Biagioli “tra stupore e innovazione”

2014 Coventry – Warwick University – Durante la conferenza: Rituals from Life to Death: Performance, Arts and Society2012

2012 Monsummano Terme – Galleria Agorà – MediaCaotica

2012 Osaka – Komorebi Hall – Workshop of Nroom Artspace

2012 Tokyo – Nroom Artspace – Japanese Experience

2012 Genova – Palazzo Imperiale

2011 Tortona – NOTEs – installazione artistica con Andrea Mattiello

2010 Savona – filippo biagioli – MAP Museo Arti Primarie

2009 Savona – Quotidiano sublime, filippo biagioli e oggetti rituali quotidiani Touareg

2008 Savona – La materia dei sogni: filippo biagioli – Fortezza del Priamar – Spazio la Polveriera – 20 dicembre 2008 – 15 febbraio 2009

2008 Savona – La materia dei sogni: filippo biagioli – Fortezza del Priamar – Spazio Cellette Est – 20 dicembre 2008 – 15 febbraio 2009

2008 Imperia – Radiografia di un analphabeta – Casa d’Arte Via dei Mercati – 29 nov – 13 dic 2008

2008 Trovasta di Pieve di Teco (IM) – L’Uovo di Struzzo Contemporary Art Center – “Il treno per roma e il padre della psicologia” – 15 agosto – 10 settembre

2007 Venezia – Padiglione della Marginalità già Padiglione dell’Afganistan presso la 52 Biennale di Venezia – 4-15 novembre

2007 Vercelli – Galleria Via dei Mercati – 19 mag – 2 giu

2004 Tezze sul Brenta – Analphabetic art – Galleria Bonan

2004 Bassano del Grappa – Analphabetic art – Galleria Bonan

2004 Venezia – Analphabetic art – Galleria Bonan

2004 Pistoia – Percorsi d’arte

2002 Pistoia – “Caffè d’Arte”

2001 Cortona -”Saiaa”- Palazzo comunale Ferretti

2001 Milano -”Solitudini”- Galleria Modigliani

2000 Pistoia -”Metropoli”-Metrò club

2000 Pistoia -Piteccio-”Enigmi”

2000 Pistoia -”Silenzi”- Cafè d’Arte

2000 Venezia -”Amnesie metropolitane”- Galleria Studio d’Arte Due”

1999 Pistoia -Ex chiesa S.Giovanni Battista-”Dubbi…rancori…fantasie”

1999 Pistoia -Piteccio – “Piteccio Arte 99″

1999 Pistoia -La Mora – “Fattoria Marini”

Mostre Collettive

2025 Che ci faccio io qui? – Cum Venio Larciano (Filippo Biagioli – Filippo Basetti – Andrea Mattiello)

2025 “Incursioni Pop e Materiche: Dialogo tra EasyPop e Filippo Biagioli”, Galleria FormaPop, Ostia

2024 Magic Manteco – Museo di San Domenico, Prato

2023 El misionero musico – Museo di San Domenico, Prato

2023 Le donne di Leonardo -Galleria Cum Venio, Larciano (PT)

2023 CoBra a Cosio di Arroscia “Alechinsky, Appel, Corneille e Jorn daranno vita a un dialogo con l’Arte Tribale di Filippo Biagioli, nepalese, africana e oceanica” – Sala consiliare comune di Cosio di Arroscia

2020 Roma – #domaninarte – GAM Galleria Arte Moderna Roma

2020 Venezia – Contest “Guggenheimtogheter” Museo Guggenheim venezia

2019 Wroclaw (Polonia) – Galleria Macondo – “PrintCard Wrocław”

2019 Casale Monferrato – Castello di Casale Monferrato

2019 Laigueglia (SV) – Il salto dell’acciuga, con Rainer Kriester e Sergio Fantoni

2019 Monsummano Terme – Museo Arte Contemporanea e del Novecento MACn – “Alla fine ai miei occhi era destinata”.

2019 Vercelli – Galleria ViadeiMercati – Edizione estiva grandi formati

2019 Eboli (SA) – Museo MOA – Gerda Taro, arte, guerra e ribellione.

2019 Milano – Studio Lab di via Calatafimi – VISIONI, uno sguardo sull’Outsider Art

2019 Montecatini Terme – Museo MOCA – “the best, il meglio della collezione civica”

2018 Milano – Contest street art a corredo della mostra “Visual protest” di Bansky

2018 Mombercelli (AT) – Museo Civico d’Arte Moderna e Contemporanea – “Presepi e altri”

2018 Vercelli – Out – Galleria Viadeimercati

2018 Venezia – Contest fotografia d’Arte a corredo della mostra Josef Albers e le geometrie architettoniche in bianco al Museo Guggenheim Venezia

2018 Monsummano Terme (PT) – Anime Animus Anime – Museo di Arte Contemporanea e del ‘900

2018 Quargnento (AL) – Mostra al Monferrato Classic, con Nadia Presotto

2017 Casal Monferrato (AL) – Mostra dei candelabri Chanukkhia – Museo dei Lumi

2017 Montecatini Alto (PT) – Montecatini Terme e Montecatini Alto visti dai grandi Maestri – Spazio Comunale

2017 Berlino – INSTITUT FÜR ALLES MÖGLICHE – The Other Way Round

2017 Berlino – INSTITUT FÜR ALLES MÖGLICHE – USB SHUFFLE SHOW

2017 Sarzana (SP) – Primitive Art Gallery – Art Brut Serbia Group Exibithion

2016 Noto (Siracusa) – Mostra Internazionale del Libro d’Artista – Ex Convitto Ragusa

2016 Massa (PT) – Per Giorgio

2016 Coniolo (Al) – Fiori”

2015 Foggia – Mail Art Kintsugi

2015 Chioggia – Mail Art Kintsugi

2015 Matera – Mail Art Kintsugi

2015 Catanzaro – Mail Art Kintsugi

2015 Noto (Siracusa) – Mostra Internazionale del Libro d’Artista – Biblioteca Comunale

2015 Recife (Brasile) – Fuoridilingua – Museo Arte Contemporanea

2015 Genova – Riarteco 2015 riconoscimento al rifiuto

2015 Lucca – Riarteco 2015 riconoscimento al rifiuto

2015 Messina – Riarteco 2015 riconoscimento al rifiuto

2015 Onzo (Savona) – Elogio alla Sofferenza

2014 Kathmandu (Nepal) – Meeting dialogo su Arte Tribale Himalayana e Arte Tribale Europea

2014 Roma – To be or not to be – Festival Multidisciplinare d’Arte

2014 Gubbio – Galleria della Porta – La Pelle dell’Anima

2013 Vercelli – Galleria Viadeimercati – Collettiva di fine estate

2013 Vendone – Museo Arti Primarie – La Favola della materia contro la Sabbia della Maniera

2013 Osaka (Giappone) – Sniff Out

2012 Vercelli – Galleria Viadeimercati – Collettiva di Natale

2012 Kobe, (Giappone) – Kobe Art Marche (con Nroom Artspace)

2012 Busan, (Korea) – BAMA Busan Alternative Market Art (con Nroom Artspace)

2012 Tokyo, (Giappone) – Tokyo Design Festa (con Nroom Artspace)

2012 Milano – Passepartout Unconvetional Gallery – L’anello mancante

2011 Lu (al) – Galleria La Nisolina – agosto

2010 Venezia – Contest video d’Arte Museo Guggenheim venezia

2009 Vercelli – Galleria Viadeimercati – 16 dicembre 2009 / 30 gennaio 2010 – ENSEMBLE

2009 Savona – MAP Museo Arti Primarie – 5 dicembre 2009 / 30 marzo 2010

2009 Trovasta – Uovo di Struzzo – 15/30 Agosto – Foto&Graffiati

2008 Imperia – Casa d’Arte Via dei Mercati – 7 Gennaio – 7 Febbraio 2009 – CONTEMPORANEAMENTE

2008 Vercelli – Casa d’Arte, Via dei Mercati – 25 Novembre 2008 – 31 Gennaio 2009 – CONTEMPORANEAMENTE

2007 Taormina – Palazzo Corvaja – 30 giu – 6 lug

2007 Venezia – gennaio – Galleria Studio d’Arte Due Bonan

2004 Padova – Arte Padova – Galleria Bonan

2004 Hollywood – Feed the sense – Lankershim Art Gallery

2004 Roma – Bis – Studio Logos

2004 Hollywood – The Grand Show – Lankershim Art gallery

2004 Roma BruttaBestia, Studio Logos

2004 Pisa, Cascina Casa della Cultura

2004 Ferrara Galleria Alba

2004 Pistoia – Arts and crafts

2003 NeW York – Artexpò

2003 Padova – Arte Padova

2003 Pistoia – Arts and crafts

2003 Venezia – Studio d’Arte Due

2002 Padova-”ArtePadova2002″

2002 pistoia- Ponte buggianese “Proposte indecenti”

2001 Pistoia-Piteccio

2000 Savona-Pietra ligure- Biennale d’arte

2000 Pistoia.”Pistoia arte 2000″

2000 Pistoia-S.Baronato-”Arte in fiera”

2000 Pistoia- Arts and craft”

2000 Roma- “S.Valentino in arte”

2000 Pistoia- Aprilart”

2000 Roma- “Nude and arts”

2000 Brescia-Rezzato”Dialoghi a distanza”

1999 Pistoia- “Artisti e colori”

1999 Pistoia-”Invitato a dipingere dal vivo nel contesto della prima fiera delle piante mediterranee”

1999 Pistoia-Casalguidi”114° Fiera”

1999 Ferrara-Mesola- “Mostra Internazionale”

1999 pistoia- Premio S.Giorgio

1999 Lucca-Montecarlo- “Vinaria 99″

1999 Pistoia-”Pistoia Arte99″

1999 Pistoia-S.baronato- “Arte in Fiera”

1999 Pistoia- “Eventi d’Arte”

1999 Pistoia- Mostra-mercato “Arts and craft”

1999 Volterra- Palazzo Pretorio

1999 Roma- Premio Internazionale su invito “Giubileo 2000″

1998 Montecatini Terme-Margine Coperta- Premio “Giglio Rosso”

1998 Pistoia- Premio S.Giorgio

1998 Pistoia-Castagno di Piteccio- “Il Cardo”

Bibliografia

  • L’imbarcazione come tema nell’arte rituale-The boat as a theme in the ritual, 2022
  • Catalogo Ragionato delle Opere di Filippo Biagioli Vol.2 2024
  • Quaderni Analphabetici (Filippo Biagioli), num. 1-7, 2017
  • Filippo Biagioli, Quaderno d’Arte Tribale Europea (Daisy Triolo), 2015
  • Arte in giardino (Nadia Presotto e Renato Luparia), 2015
  • Arte sul fiume (Filippo Biagioli), 2017
  • Catalogo Ragionato delle Opere di Filippo Biagioli (Filippo Biagioli), 2018
  • Cultura Tribali dal mondo (Giuliano Arnaldi e Alessandra Frosini), 2014
  • MOCA, Montecatini Terme Arte Contemporanea (Bruno Ialuna), 2019
  • Filippo Biagioli. Quaderno di Arte Tribale Europa (Daisy Triolo), 2015