
Nato a Vittorio Veneto in provincia di Treviso nel 1974 da madre casalinga e padre tappezziere in stoffa, conosce Filippo Biagioli online con cui sviluppa una sincera amicizia. I primi contatti con l’arte furono fin da piccolo grazie al padre, che con la sua attività, gli permise di vedere ville venete e palazzi di ogni tipo .
Circondato da parenti che si affermavano nell’arte , sin da piccolo ha portato avanti la passione per la pittura, arrivando a partecipare all’età di 8 anni ad una concorso di disegno PREMIO ACCADEMICO ARNALDO ROMANO PITTORE – INCISORE , posizionandosi al secondo posto. Il suo spirito ribelle però influenzò le scelte dei suoi genitori su i suoi futuri studi. Infatti, per placare il suo carattere sempre più estroverso, fu iscritto ad un collegio vescovile per il raggiungimento di un diploma tecnico commerciale. In questo periodo, la pittura venne lasciata da parte, il suo sfogo artistico veniva esternato nell’abbigliamento e nelle pettinature sempre più stravaganti. L’ultimo anno di scuola superiore, inaspettatamente, fu decisivo per la nascita del personaggio tipico delle “donnine di Renato”.

Personaggio presente in tutte le pagine dei suoi libri di testo e talvolta con comparsate nel giornalino scolastico.
Finiti gli studi, due episodi gravarono sulla sua vita, prima la scomparsa prematura di sua madre, poi, successivamente la morte del padre. La sua esistenza sembrava finita, ma trovò libero sfogo nella musica punk rock, formando con alcuni amici il gruppo dei Metastasi.
Ma anche l’esperienza musicale, nonostante i numerosi concerti fatti e l’approvazione di un pubblico sempre più numeroso, non riusciva a darli quelle soddisfazioni che cercava. Fino a quando, nel 2008, la moglie lo spronò nell’affrontare l’arte che lo faceva stare meglio: la pittura. Ha iniziato nel proporre “le donnine di Renato” in veste goliardica, prendendo in giro situazioni che si vengono a creare nella semplice vita di tutti i giorni.

“Le donnine di Renato”, non sono altro che una visione goliardica delle donne, massima espressione di bellezza. Ha avuto la fortuna di posizionare diverse mie opere in collezioni private in tutt’ Italia ed Europa, da Torino a Trieste, da Verona a Palermo, passando poi per Ferrara, Inghilterra, Francia, Germania, Romania, molte persone hanno scelto “le donnine di Renato” da appendere sulle loro pareti.
Negli ultimi anni si diletta a creare anche con il legno, utilizzando materiali di recupero per dare nuova vita.
Nel 2016, il dipinto, “Donne col seno di poi”, fu ispiratore di una storia scritta da Tremanidipittura e pubblicata nel libro “Le regine di quadri”. Nel corso degli anni, ha avuto la libertà di poter cambiare tecnica e stile. Principalmente crea a sentimento utilizzando molto spesso materiali di recupero.


