• Ven. Apr 19th, 2024

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Buongiorno /Buonasera a tutti. Inizio subito per ringraziare tutti voi, per alcuni motivi. Il primo è che siamo arrivati a 150 iscritti, ed è un bellissimo risultato (quindi continuate a iscrivervi! 🙂 ). Secondo, il sito stesso ha ripreso quota come popolarità, dopo le precedenti vicessitudini, grazie alle moltissime visite ricevute. Infine, ringraziarvi è il minimo che posso fare dopo tutto l’interesse mostrato durante l’ultima asta. GRAZIE.

Image and video hosting by TinyPicASTA_QUESTA volta sul tema dell’avvenire. Si intitola “La percezione del futuro”, misura 30 centimetri per lato ed è come sempre (a parte quella volta dove successe di tutto) presentata con la cornice bianca. Eseguita con tecnica mista raffigura la “preoccupazione” fatta persona, che si interroga su macchine volanti e antenne per il controllo della mente. L’ho dipinta il giorno del mio compleanno, dove naturalmente è successo di tutto 🙂 Potete vederla CLICCANDO QUI

Image and video hosting by TinyPicVIDEO_MEETING Art. Ho pubblicato il video del passaggio in asta presso Meeting Art di Vercelli avvenuto il 28 Dicembre 2008. Questo video contiene sia la presentazione, sia la battuta d’asta.

Image and video hosting by TinyPicMAP_MUSEO Arti Primarie. Inizia a definirsi e si presenta come un progetto vasto, nonchè molto importante. Già ho descritto nel precedente articolo quali sono le finalità. Potete comunque trovare la presentazione in pdf, scaricabile gratuitamente, del MAP Museo Arti Primarie, nell’ Area Download Documenti del sito. Adesso presentiamo i luoghi dove nasceranno i MAP. (per ogni approfondimento potete cliccare qui )

I luoghi del MAP

Pensiamo al Map come ad una rete di presidi attivi, fabbriche di idee e di emozioni costruite attorno a nuclei di opere di grande interesse storico e di suggestione emozionale, veri e propri testimoni di una bellezza fuori dal tempo.

Ci piace ricordare a proposito che la bellezza è “sovversiva” nel senso che sovverte i cuori e libera energie: chiunque sia innamorato conosce questa condizione. Camus diceva che “la bellezza senza dubbio non fà le rivoluzioni: ma viene il giorno in cui le rivoluzioni hanno bisogno della bellezza” e la rivoluzione del cuore è in fondo la conseguenza reale del contatto con l’arte.

Anche l’idea di “disperdere” le opere in diversi luoghi invece che concentrarle è in qualche modo sovversiva, perchè obbliga il visitatore a compiere un viaggio, a misurarsi con il contesto nel quale l’opera è collocata, a disporre del proprio tempo con ritmi diversi: il principio di fondo è quello di superare l’idea di arte per tutti e di pensare all’arte per ciascuno. Da un’idea del genere la singola opera d’arte ne esce rafforzata , diventa origine per dialoghi con altre opere di altri luoghi e di altri tempi, stimolo per il lavoro dei giovani artisti, strumento di ri-scoperta di opere seppellite a volte sotto la crosta noiosa del museo tradizionale che espone, magari celebra ma difficilmente propone

La sede permanente del Map è Saona ( ovvero quel lembo di Liguria che inizia ad Alba Docilia e finisce ad Alba Ingauna ) intanto perchè è quantomeno curioso che sia stato un savonese ( il Papa Giulio II ) a dare inizio all’arte come celebrazione dell ”involucro uomo”, e che sempre a Saona cinquecento anni dopo uomini diversi provenienti dai posti più lontani (Fontana, Lam, Jorn etc) abbiano creato nuovi impulsi che tornano a misurarsi con il Mistero.
L’implicazione con l’arte qui è di casa da molti secoli, e anche in tempi recenti qui sono nati grandi movimenti artistici che hanno poi attraversato il mondo, dal Secondo Futurismo alla Bauhaus Immaginista.

Ogni presidio sarà fondato su un aspetto dei linguaggi dell’arte, e le opere che vi resteranno stabilmente saranno scelte in base alla “vocazione” del sito: le singole “vocazioni” non hanno però la funzione di restringere il campo progettuale e operativo dei presidi, ma al contrario di aprirlo, di rendere evidente l’universale che c’è nel particolare. ” Homo sum. Umani nihil a me alienum puto”, diceva Terenzio. Forzando questo concetto, una terracotta precolombiana, o un’incisione rupestre, o il particolare di un quadro di Fontana possono diventare motivo scatenante per un’opera di videoarte o per una performance musicale…

Con l’amministrazione Comunale di Savona (qui) abbiamo concordato l’uso di uno spazio del Civico Mercato da destinare a sede della Biblioteca Passarè, recentemente arricchita dall’acquisizione del fondo Stelio Rescio .
Per questo il presidio savonese si chiamerà IL MERCATO DELLE IDEE e diventerà anche la sede dei gruppi di lavoro permanenti sulle diverse tematiche culturali connesse al progetto , oltre che esserne il “cuore tecnologico” , sede della WEBTV che abbiamo attivato nell’ambito del format culturale TRIBALEGLOBALE. Questo presidio aprirà a gennaio.

Albisola Superiore, (qui) terra di vestigia etrusche e di pignatte, sarà caratterizzata dalla MATERIA e lì troveranno certamente casa le terrecotte antiche, negli spazi dell’ex-asilo di via Schiappapietra concessi dalla Amministrazione Comunale. Aprirà entro marzo 2009

Arnasco, (qui) terra d’origine di Pinot Gallizio , così vicina al luogo di fondazione dell’Internazionale Situazionista ospiterà l’antico LINGUAGGIO DELLE PIETRE che sarà testimoniato da una piccola ma significativa collezione di sigilli Sumeri e dai reperti archeologici della Collezione Passarè. Pinot Gallizio, come del resto Asger Jorn, fu grande sostenitore delle attualità senza tempo degli antichi linguaggi archeologici e fu forse il primo a rendere evidenti le energie liberate dalla decontestualizzazione delle opere d’arte che – fuori dal “confino” a cui sono condannate da un approccio storicistico tutto appiattito sulla dimesione temporale dell’opera- tornano a parlare una lingua viva.
Il Map di Arnasco ( di cui prevediamo l’inaugurazione entro marzo 2009) sarà il primo insediamento progettato specificamente per il Museo Nomade.
Grazie alla collaborazione di Pircher Italia, posizioneremo su un terreno messo a disposizione dalla Amministrazione Comunale tre moduli espositivi e di lavoro pensati dalla divisione Planit di quella Azienda per sostenere missioni culturali e archeologiche: unità flessibili di legno, vetro e tecnologia, completamente autonome da ogni punto di vista ( produzione di elettricità, connessioni multimediali e satellitari etc.) e progettate in modo specifico per ogni destinazione. (Potete vedere un video informativo cliccando qui.)

Gli stessi moduli sono previsti come basi logistiche per i segmenti internazionali del nostro progetto, che prevediamo di insediare entro il 2009 nel
Deserto del Negev in Israele,
a Sarajevo e
sull’isola di Goree in Senegal.

L’evidenza simbolica dei luoghi indicati rafforza la nostra idea di fondo: Il Negev (qui) è il luogo dove sono nate le grandi religioni monoteiste ( e non solo..),
Sarajevo (qui) è probabilmente il confine più drammaticamente conflittuale e potenzialmente ricco di opportunità del secolo appena finito e delle sue culture,
l’isola di Goree (qui) è stato il più grande centro di raccolta di schiavi che si conosca.

Questi luoghi sono destinati alla circolazione di idee, persone ed eventi connessi al nostro lavoro.

Questo per adesso è tutto. Il progetto è importante come potete vedere. Spero di potervi dare presto nuovi aggiornamenti.
GRAZIE

l’analphabeta

6 commenti su “Il MAP inizia a definirsi”

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