Firenze è bella ma minchia che casino (tale scritta nell’opera originale non c’è)
L’opera di Filippo Biagioli “Firenze è bella ma minchia che casino (tale scritta nell’opera originale non c’è)”; nasce nel 2022.
“Firenze è bella ma minchia che casino” è un’opera a tecnica mista su tela del 2022, frutto della collaborazione tra gli artisti “Filippo Biagioli” e “Andrea Mattiello“.Elementi e Stile
L’opera si presenta come un collage visivo di elementi diversi. Sullo sfondo, dipinto in un tenue color verde salvia, si ergono le silhouette stilizzate di due monumenti iconici di Firenze: una cupola (che richiama quella del Duomo) e un campanile (simile a quello di Giotto). Queste figure architettoniche sono disegnate con un tratto essenziale e pulito, quasi infantile, con colori chiari e caldi come il crema e il rosso mattone. Sulla sinistra, spunta il tetto a spiovente di un altro edificio con una croce in cima.
La parte inferiore del dipinto è dominata da una folla densa e disordinata, creata da una miriade di cerchi bianchi che si sovrappongono. Ogni cerchio rappresenta il volto di una persona, con due piccoli punti per gli occhi e una linea curva per la bocca. Le espressioni variano: alcune sono allegre, altre tristi, indifferenti o addirittura arrabbiate. Questo mare di volti, che sembra quasi un’entità unica, oscura la base degli edifici, a simboleggiare la massa di persone che si riversa nella città.
Il Titolo e il Messaggio
Il titolo dell’opera, “Firenze è bella ma minchia che casino”, è una frase colloquiale e diretta che riassume perfettamente il contrasto visivo e concettuale dell’opera. “Firenze è bella” è rappresentato dalla maestosità degli edifici e dalla loro serenità, mentre “minchia che casino” è espresso dalla folla caotica e dalle sue molteplici emozioni.
Sulla parte superiore del dipinto, due scritte a pennellate rosse, “QUI IMMAGINARE” e “UN BEL CIELO”, suggeriscono un’interpretazione più profonda. Questi elementi testuali invitano lo spettatore a guardare oltre il disordine della folla per apprezzare la bellezza e l’immaginazione che, nonostante tutto, persistono nella città.
In sintesi, l’opera è una riflessione sul **turismo di massa** e sulla **vita moderna nelle città d’arte**, dove la bellezza storica e l’arte si scontrano con la realtà di una quotidianità frenetica e sovraffollata.
- Artista: Filippo Biagioli
- Dimensionse: 96,5 cm × 142,5 cm
- Materiali: acrilico su tela con cornice dipinta
- Anno: 2022
- Collezione: privata
Firenze è bella ma minchia che casino (tale scritta nell’opera originale non c’è) ,
è un dipinto dell’Artista internazionale Filippo Biagioli
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