Oggi parleremo di carta. Questo è un materiale che uso spesso e che con passione, faccio anche a mano. La scelta della carta non è mai casuale, sopratutto nei libri fatti a mano. Potrebbe apparire come un supporto umile, ma per me rappresenta un universo espressivo ricco di sfumature. Ciò che amo della carta è la capacità di adattarsi alle più svariate esigenze. La carta non è soltanto una superficie passiva su cui intervenire; la considero una vera e propria partner nel processo creativo. La sua specifica capacità di interagire con il mio segno, rende il tutto con un fascino, che a me, appare romantico. Nei libri fatti a mano adopero sempre carte di robusto spessore poichè desidero trasmettere quel fascino antico dei vecchi libri,che hanno appunto carte spesse e importanti; non come oggi giorno che le carte sono sempre più chimiche e con pesi leggerissimi. Il fatto di fare la carta a mano che adopero nei Libri Rituali, non è un caso, voglio rimanere il più fedele alla carta tradizionale.
Attraverso le mie opere su carta, esploro temi come la Spiritualità, la figura. In quest’ultimo caso, che adoperi il lapis, l’acquerello o i pennarelli, adopero carta leggera industriale.
Tecniche e Processi: Dare Forma all’Idea su Carta
La creazione di un’opera su carta è un’esperienza che richiede… secondo me niente. Non richiede talenti particolari. Forse l’unica cosa da combattere è la paura di tutto quello spazio bianco. A seconda dell’ispirazione e del progetto, le mie tecniche possono variare ampiamente. Utilizzo spesso carte di diversi colori, spessori e grane..
Il processo di un’opera di sviluppa sempre dalla scelta dei materiali. Per esempio, nel mio micro libro, realizzato a mano, e dedicato a Pegeen Vail, Ho scelto un tipo di carta per la copertina, un tipo per le pagine interne, un tipo per i collage interni, andando sempre dalla carta più pesa verso quella più morbida e leggera. Ogni linea tracciata, ogni velatura di colore, ogni pressione impressa è una decisione che costruisce l’opera passo dopo passo. Accetto e talvolta ricerco l’imprevisto, perché la carta, con la sua “personalità”, sa suggerire direzioni inaspettate.
La particolarità del materiale si adatta bene anche l’interazioni fra gli stessi, così in questo senso, si possono realizzare clamine che sono la somma di vari tipi di carta e che restituiscono variazioni e infinite possibilità creative. Una volta feci una serie di disegni su fogli a3 incollati grezzi uno sopra l’altro, con inserimenti di carta colorata, o per esempio o utilizzato questo metodo per chrere e indurire le mie prime bambole 2d.
