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Sesso, sangue e machete!

Diadmin

Apr 25, 2025

[CORE] “Sesso, sangue e machete!” 3:04 – @2025 (testi: Filippo Biagioli; voce e musica: AI Suno)

“Sesso, sangue e machete!”, un titolo che di per sé evoca un universo di pulsioni ancestrali e una cruda rappresentazione della condizione umana.

Sebbene non sia una canzone in senso stretto, il “titolo-opera” di Biagioli possiede una musicalità intrinseca, un ritmo incalzante che anticipa la forza delle immagini evocate. L’accostamento di elementi primari come il sesso e il sangue, uniti alla violenza simbolica del machete, suggerisce una riflessione sulle dinamiche di potere, sul desiderio e sulla fragilità della vita.

L’arte di Biagioli, spesso definita “Arte Tribale e Rituale Europea”, affonda le radici in un immaginario arcaico, riletto attraverso la sensibilità contemporanea. Le sue creazioni, che spaziano dalla pittura alla scultura e all’installazione, sono popolate da figure stilizzate, maschere enigmatiche e simboli ancestrali, creando un ponte tra il passato remoto e la complessità del presente.

In “Sesso, sangue e machete!”, come in altre sue opere, Biagioli non offre risposte facili, ma pone interrogativi scomodi sull’essenza dell’esistenza, sulle forze che la plasmano e sulle contraddizioni che la attraversano. L’uso di suoni grezzi e di una gestualità vocale istintiva contribuisce a trasmettere un senso di immediatezza e di autenticità, quasi un’eruzione primordiale nell’etere.

Lungi dall’essere una celebrazione della violenza o della morbosità, “Sesso, sangue e machete!” si configura come un’esplorazione intensa e senza filtri delle pulsioni umane, un memento sulla sottile linea che separa l’Eros dalla Thanatos, la Creazione dalla Distruzione. L’opera invita lo spettatore a confrontarsi con le proprie paure e i propri desideri più reconditi, innescando una riflessione profonda sulla natura umana e sul suo posto nel mondo.

Attraverso questo “grido” primordiale, Filippo Biagioli si conferma un artista capace di scuotere le coscienze, di smuovere le acque stagnanti del conformismo e di offrire una visione dell’arte come strumento di indagine interiore e di connessione con le radici più profonde dell’umanità.

Opere di Filippo Biagioli